Pagine

sabato 25 febbraio 2012

Zio Tibia - AA.VV.











Castelli abbandonati, borghi popolati da contadini superstiziosi, vampiri, spettri, licantropi, morti che ritornano, donne fatali e maledizioni millenarie... tutti i temi classici della migliore tradizione gotica, tratti da autori come Poe, Lovecraft e Bierce, nelle fantasiose versioni a fumetti della celebre rivista americana Creepy. Una selezione di fulminanti capolavori del brivido, straordinari nel disegno ed efficacissimi nella sceneggiatura, presentati dal celebre Zio Tibia, il più macabro e spiritoso personaggio mai disegnato.


"Il sole, papà?"

Ai ragazzini degli anni '70 non devo spiegare nulla, agli altri dico solo che questi tre Oscar Mondadori:
Le spiacevoli notti di Zio Tibia, Zio Tibia colpisce ancora, Mezzanotte con Zio Tibia, oltre alle varie raccolte successive, rappresentano un super-cult tra i mille di quegli anni fantastici. Fumetti (ma che fumetti!) tratti da Edgar Allan Poe, Bram Stoker, Archie Goodwin, Tom Sutton.... e 50 altri. Se mi chiedessero cosa penso dei vampiri che vanno tanto di moda in questo periodo, direi... che me ne fo, io avevo Zio Tibia! Aggiungo solo che nessuno si sognava di girare senza Zio Tibia nel tascapane (militare).


11 commenti:

  1. Noi, che transitammo dal Monello all'Intrepido, e poi a Zio Tibia! Noi, che sul diario copiavamo l'occhio del condannato alla forca col cappio, e sotto scrivevamo Swingin' on the gallow pole! Era il trionfo di Zio Tibia e dei Led Zeppelin!

    RispondiElimina
  2. Incredibile! Qualcuno se lo ricorda allora! Che meraviglia, e che disegni, lupi mannari, vampiri, magie nere! ricordo l'uomo sepolto in mille posti diversi. R.I.P.!!!

    RispondiElimina
  3. potrei parlare per ore a ricordare questi magnifici fumetti, che a molti di noi hanno condotto dritto dritto ai Black Sabbath e alle campane a morto... Siamo cresciuti con Zio Tibia, Creepy, mi sembra che si chiamasse in origine, e Astragalo, e il barile di Amontillado! Magnifica scelta Rosasita

    RispondiElimina
  4. E vai con Zio Tibia! Sfido chiunque l'abbia letto e riletto ad esserselo dimenticato! Peccato che col tempo siano andati perduti tutti i suoi libri, prestati, gettati dalla nonna, rimasti nelle vecchie case! Lupi avanti! Marco

    RispondiElimina
  5. Ma brava Ri! Come fai a ricordatelo! ma ce li hai ancora? Non so cosa darei per rileggere gli Husher, Morella, berenice... il gatto nero e la stella sul tetto contro il diavolo. Mamma mia che meraviglia

    RispondiElimina
  6. aggiungo solo che non ho mai dimenticato una cosa: a scuola non eri nessuno se non avevi zio tibia, ed era pur sempre un libro!

    RispondiElimina
  7. Il barile di Amontillado! Tutti noi abbiamo imparato cosa fosse. E la frase che hai messo, credo che abbia a che fare coi pupazzi di neve, giusto? Grazie per avermi ricordato qualcosa di fantastico.

    RispondiElimina
  8. Sono una vittima di zio Tibia e me ne vanto! Anzi, di Hop Frog. Claudio

    RispondiElimina
  9. Ricordo un nome spaventoso, Simon Hecate, che a 5 anni aveva già letto tutti i libri del mondo e gli mancavano solo QUELLI. Se non sbaglio sua madre era morta a guardarlo appena nato, e chissà se aveva intuito. Sono sicuro di averne almeno due di questi libri, e adesso vado a cercarli!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' vero! Simon Hecate, pronunciato da tutti simonecàte, a 5 anni aveva letto tutti i libri, tranne GLI ALTRI.................

      Elimina
  10. Ricordo l'ingordigia che ci prendeva tutti quando ne usciva uno: vedevo studenti prendere il treno al volo e poi gettarsi a leggere questi Zio Tibia che davvero hanno segnato una generazione. Io avevo una passione per i lupi mannari, le pallottole d'argento, e le ragazze che si muovevano scalze sulle rocce con lo sguardo da lupo, per scoprire poi troppo tardi che i lupi erano tutti gli altri. Indimenticabile, come si vede!

    RispondiElimina