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domenica 29 gennaio 2012

Il leopardo - Jo Nesbø




(Panserhjerte - 2009)

"Il bosco era fitto, le ombre guizzavano qua e là come lupi silenziosi, e anche quando si fermava ad ascoltare e a guardare, le ombre degli alberi cadevano su altri alberi ed altri alberi ancora, impedendole di distinguerne i contorni, come in un labirinto di specchi."

Premetto: 759 pagine. Preferisco libri sottili, li trovo più intensi e meglio assimilabili. Tuttavia, questo poderoso thriller non dà tregua; la scena del crimine si sposta disinvoltamente da Oslo a Hong Kong, al Congo, passando per Sidney; i personaggi principali sono decine, i corollari centinaia. Ho dovuto ripristinare un vecchio trucco: scrivere sul segnalibro i nomi (spesso da sillabare) e le loro sommarie caratteristiche. Eppure mi è piaciuto placare l'ansia da trama crudele con l'immersione in panorami innevati, boschi silenziosi, rifugi solitari.



...Al chiaro di luna poteva vedere la scultura della donna sui trampoli nell'acqua e il ponte deserto....
"L'uomo di neve" Jo Nesbo - Oslo

7 commenti:

  1. Sarà il prossimo che prenderò dalla biblioteca comunale..mi fa sempre venir voglia di leggere i libri a cui fai la recensione..una recensiuone sempre appassionante

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  2. Ho comprato questo libro il 31 luglio dell'anno scorso, circa una settimana dopo la strage sull'isola dei ragazzi. Mi è rimasta impressa una frase, "in Norvegia non succedono mai fatti sconcertanti di sangue", E' stato impressionante, ma ciò non toglie al libro alcun merito. E' bello, scritto bene, complicato. Ma non si riesce a lasciarlo, nonostante la mole, l'ho finito in pochi giorni.

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  3. Ce l'ho, ma non l'ho ancora letto, avendo fatto un'indigestione di scandinavi in tempi recenti. Sarà la neve che c'è fuori, sarà che ho voglia di leggere davanti al camino, ma penso proprio che oggi sia la giornata giusta per cominciarlo.

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  4. Bello! Lungo, incasinato e terrificante, soprattutto nelle prime pagine. La raffinata e orribile palla di leopoldo ti costringe a leggere fino in fondo, e senza sosta. Non male il protagonista Hole, già conosciuto nell'"uomo di neve", che consiglio di leggere per primo, perché nel leopardo lo si reincontra.

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  5. Ebbene l'ho letto. Sono passata attraverso l'orrore autentico provato nell'efferatezza delle prime pagine ad una più blanda attesa degli eventi nelle successive. Come dire: ci si abitua a tutto, purché non succeda a noi. La trama è davvero ricchissima, e spesso ho dovuto andare a rivedermi chi erano tanti personaggi, ma tutto sommato devo dire che è uno dei libri più appassionanti letti negli ultimi mesi. Lui, Hole, non è male.

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  6. Posso fare un confronto tra due libri che tu hai proposto e io ho letto? Il primo è "Il leopardo" di Jo Nesbo, (comunque piacevole) che per mantenere la tensione alle stelle deve inventare continui colpi di scena. Il secondo è "Il leopardo che mangiava gli uomini" di Jim Corbett, che per mantenere la tensione alle stelle racconta con un filo di voce e con la lentezza e la pazienza della caccia una storia semplice. I due libri non hanno nulla in comune a parte il nome dell'animale, né come genere, né come aspettativa. Ma forse il vero thriller è il secondo.

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  7. Ho appena finito "L'uomo di Neve". Splendido, meno incasinato, più lineare, e ugualmente appassionante. Davvero, sarebbe meglio leggerli nell'ordine. Aggiungo che essendo ambientato esclusivamente a Oslo e dintorni, (con un salto o due a Bergen), mi è piaciuto ripercorrere quelle strade innevate verso il porto che non ho dimenticato.

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